Valutazione della purezza di un diamante
Un diamante può contenere piccole cristallizzazioni dette inclusioni. Per valutare la purezza di un diamante, bisogna analizzare il numero e la posizione delle inclusioni contenute nella pietra. Le inclusioni sono deformazioni o incidenti che si sono verificati durante la formazione di un diamante all’interno della Terra, quando si è trovato a contatto con materie diverse, o quando ha subito le variazioni di temperatura o di pressione: tutto ciò spiega la loro diversità.
Sono state istituite diverse norme internazionali che si possono riassumere schematicamente nella seguente classificazione : “IF”, “VVS”, “VS”, “SI” e “P”.
- “IF” (Puro) : questa classificazione corrisponde al grado più elevato di purezza. Ciò significa che il diamante, sotto una luce normale ed esaminato al microscopio, deve sembrare esente da inclusioni.
- “VVS” (Very Very Small Inclusions) : questa denominazione caratterizza le pietre che contengono inclusioni molto piccole che restano difficili da vedere con un ingrandimento 10x.
- “VS” (Very Small Inclusions ) : questa denominazione caratterizza le pietre che contengono inclusioni molto piccole che restano difficili da vedere con un ingrandimento 10x.
- “SI” (Small Inclusions) : è il livello di purezza immediatamente inferiore. Si applica alle gemme le cui inclusioni sono piccole, ma facili da vedere con una lente di ingrandimento 10x.
“Piqué” :
- Piqué 1 : questa categoria comprende i diamanti le cui inclusioni, sebbene distinguibili in linea di principio, sono appena visibili ad occhio nudo osservando attraverso la corona.
- Piqué 2 : questa categoria si applica ai diamanti le cui inclusioni, numerose o poche ma relativamente grandi, sono visibili a occhio nudo attraverso la corona.
- Piqué 3 : questa categoria caratterizza tutti i diamanti che presentano inclusioni di grandi dimensioni, facilmente individuabili a occhio nudo attraverso la corona e il cui numero incide pesantemente sulla brillantezza della pietra.