Il Sancy, un diamante venuto dall’India
Questo diamante di 55,23 carati deve il suo nome al suo presunto acquirente, il Barone de Sancy, che avrebbe comprato la pietra nel 1570 a Costantinopoli.
L’unica cosa di cui siamo veramente sicuri circa l’origine di questo diamante è che proviene dall’India. La sua storia conosciuta inizia a Bruges nel 1476, dove Lode Van Berkem tagliò la pietra per Carlo il Temerario, come aveva fatto in precedenza con il Fiorentino.
Il duca di Borgogna morì un anno dopo alla nella battaglia di Granson. La pietra fu allora rubata con molti altri gioielli e si dovette attendere fino al 1589 per ritrovarne la traccia in Portogallo, tra i gioielli del re lusitano. Quest’ultimo dovette fuggire dal re di Spagna e diede in pegno il diamante.
E fu precisamente il barone Nicolas Harlay de Sancy a ricevere la pietra come pegno e alla fine decise di acquistarla. Fedele al re, si propose di impegnare il diamante nell’intento di sostenere lo sforzo bellico del sovrano.
Il Sancy passò poi di mano in mano per molti anni. Tra i suoi proprietari noteremo il re d’Inghilterra, il cardinale Mazarino, Luigi XIV e infine il miliardario William Waldorf Astor. Pochi anni dopo la morte della moglie del visconte Astor, nel 1979, il Museo del Louvre lo acquistò per esporlo nella Galleria di Apollo, dove è ancora possibile ammirarlo.