Anche i paesi africani come il Botswana, l’Angola e la Repubblica Democratica del Congo partecipano al commercio dei diamanti africani. Dei tre paesi, solo il Botswana trae rendimenti significativi dai diamanti primari e possiede tre grandi miniere, tutte e tre operative.
Nel nord del paese si trova la miniera di Orapa, attualmente il pipe di kimberlite più redditizio al mondo, che produce oltre 6.000 milioni di carati di diamanti all’anno. Kalahari è la miniera che si trova nel sud del Botswana. Nonostante il suo nome che significa “Luogo delle piccole pietre” la miniera fornisce circa il 22% della produzione mondiale di diamanti in valore. Vicino alla miniera di Orapa si trova la miniera di Letlhakane, dove l’estrazione di diamanti è iniziata nel 1976. Anche se il volume di produzione annua è pari a 1 milione di carati, solo il 20% dei diamanti sono di qualità industriale e il restante 80% sono di qualità gemma.
I diamanti in Angola e in Congo sono di origine alluviale, tuttavia le miniere sono penalizzate da scavi illegali e dall’instabilità politica. In Angola esistono molti pipe di kimberlite che gli esperti di diamante stimano economicamente redditizi, ma la guerriglia ha sempre impedito una vera valutazione di questi pipe, rendendo impossibile qualsiasi verifica di tali stime.
Nella Repubblica Democratica del Congo la miniera Miba produce 5 milioni o 6 milioni di carati all’anno, ma solo il 6% dei diamanti sono di qualità gemma.
Il mondo delle pietre preziose : i diamanti dell’Africa Centrale
I primi diamanti dell’Africa Centrale sono stati scoperti all’inizio della prima guerra mondiale. La presenza di acqua in abbondanza, la dispersione dei giacimenti e il costo della manodopera relativamente basso mantengono un carattere prevalentemente artigianale della produzione di diamanti.
Le pietre che si trovano hanno una forma piuttosto arrotondata e sono di colore bianco o giallo. Capita spesso che siano di colore verde all’esterno : in questo caso si tratta semplicemente di un minerale di uranio che riveste la pietra. Questi diamanti sono radioattivi, ma è possibile trattarli.
Essendo lo sfruttamento del diamante generalmente stagionale (stagione secca), si stima a più di 30.000 il numero di artigiani che lavorano nei cantieri. Questa attività produce reddito per circa 300.000 abitanti sparsi su più della metà del territorio.
La R.C.A. è uno dei pochi paesi del continente ad aver raggiunto l’autosufficienza alimentare. Produce anche caffè, cotone, tabacco, legname, oro, rame, stagno, uranio e petrolio in quantità significative. Crediamo molto nelle future potenzialità estrattive di diamanti in questa zona geografica.
Lo spazio è enorme: grande come la Francia con una popolazione di 3 milioni di abitanti, il paese rigurgita di diamanti. La grande foresta tropicale dove vivono i Pigmei è ancora praticamente sconosciuta e molte vene diamantifere sono ancora da scoprire. Tuttavia, la mancanza di strade nella giungla e la moltitudine di virus tropicali rendono questa zona particolarmente impegnativa; le condizioni di lavoro ed i rischi sono enormi.
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